Se si pensa ai fiori artificiali, si pensa quasi
sicuramente ai fiori messi nei vasi in sostituzione a quelli naturali. Questa
funzione è la più diffusa, ovvero la gente comune crea la più ampia fetta di
domanda, ma si è visto che i fiori artificiali sono molto di più.
Essi talvolta sono delle vere e proprie opere d’arte
create da artisti talentuosi che prendono ispirazione dalla natura che li
circonda, come per Vladimir Kanevsky.
Talvolta sono soltanto dei mezzi per avvalorare
delle ipotesi: gli scienziati che ne fanno uso spesso non curano per niente la
parte esteriore, come nel caso dei fiori 3D creati per studiare l’impollinazione.
Altre volte ancora invece sono curati nei minimi particolari
perché costituiscono oggetto di studio per i botanici. La collezione Glass Flowers
o la raccolta di Mary Delany, per esempio, rappresentano fedelmente la natura.
Talvolta sono utilizzati come abbellimento di spazi
da parte dei designers (Whatami) o interior designers (Flower power).
A volte ancora, infine, sono un oggetto di studio,
come nel caso della FlowersSchool dove i più talentuosi fioristi rivelano i
loro segreti per la creazione di opere d’arte agli studenti.
Si conclude che così come sono svariati i modelli,
le grandezze e i materiali dei fiori artificiali, così sono vari i loro
utilizzatori.
Molto interessante!!! Grazie per le informazioni preziose! Buon lavoro!!!!!!!!!!n
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